La marcatura industriale è un processo che permette ai fabbricanti di dimostrare la conformità dei propri prodotti alle normative vigenti in termini di salute e sicurezza e al tempo stesso di garantirne le prestazioni. Perché un prodotto possa essere marchiato CE è innanzitutto necessario che faccia parte delle categorie merceologiche sottoposte a regolamento e successivamente che si tratti di un prodotto utilizzato o commercializzato all’interno del cosiddetto Spazio Economico Europeo.

Sono numerosi i prodotti che devono essere sottoposti per legge a marcatura CE e tra questi rientrano anche i materiali plastici che possono essere utilizzati in diversi settori merceologici, da quello alimentare a quello farmaceutico passando per quello delle costruzioni. La marcatura CE dei materiali plastici è essenziale non solo per garantirne la sicurezza durante l’uso, ma anche e soprattutto per la loro tracciabilità all’interno della filiera produttiva.  

 

Incisione Laser Plastica: che settori coinvolge 

 

La Marcatura CE dei prodotti plastici arriva dunque a coinvolgere diversi settori, i quali in linea di massima prediligono il ricorso a marcatori laser per incidere tutte le informazioni obbligatorie sul prodotto.

Un esempio è dato dal settore dell’automotive, dove la marcatura laser su plastica viene utilizzata soprattutto quando si tratta di applicare sul prodotto il nome dell’azienda produttrice, l’anno e il luogo di produzione o il VIN (Vehicle Identification Number).

La marcatura laser è anche largamente impiegata nei settori alimentare e delle bevande o beverage, in cui è necessario che sul prodotto figurino informazioni quali il lotto di produzione, la data di scadenza oppure ancora i riferimenti per la tracciabilità. Altri settori in cui si impiega la marcatura laser su plastica includono poi quello dei cosmetici e dei prodotti farmaceutici, quello dei prodotti chimici e infine quello dei prodotti elettronici.

Uno dei fattori di cui tenere conto nella scelta dei marcatori laser per materie plastiche è il tipo di plastica su cui si andrà ad apporre la marcatura CE. Spesso infatti quando si parla di di materiali plastici si tende a generalizzare, non tenendo in considerazione il fatto che ne esistono di diverse tipologie, quali ad esempio PET, PE, ABS, poliestere, policarbonato e poliammide. Conoscere con precisione la tipologia su cui si andrà a lavorare diventa dunque indispensabile per la scelta del giusto marcatore e per ottenere dei risultati di alta qualità. La caratteristica principale sulla quale concentrarsi in questo caso è la lunghezza d’onda del laser.  

 

Marcatori Laser per Plastica: quali scegliere? 

 

Quando si parla di marcatura di materiali plastici i risultati, soprattutto in termini di leggibilità e durata, sono la preoccupazione principale di ogni fabbricante. Risulta infatti fondamentale che le informazioni riportate sui prodotti siano facilmente leggibili e in grado di resistere a manipolazioni, usura e fattori esterni come gli agenti atmosferici. Tale discorso è importante soprattutto per quanto riguarda il packaging degli alimenti, delle bevande e dei prodotti cosmetici, ma coinvolge anche tutti gli altri settori come l’automotive e l’elettronica.

I dispositivi per la marcatura laser su plastica disponibili in commercio sono di vario tipo e includono nello specifico i marcatori laser a fibra ottica, i marcatori laser UV e i marcatori laser CO2. Vediamoli nel dettaglio: 

  •  I marcatori laser a fibra ottica hanno il vantaggio, rispetto a modelli concorrenti, di lavorare in modo rapido ed economico, permettendo di raggiungere dei risultati ottimali anche per quanto riguarda l’implementazione in sistemi di produzione già presenti.

  •  I marcatori laser UV si distinguono invece per la capacità di offrire un marcatura di qualità su materie plastiche più delicate come le poliammidi bianche e i siliconi.

  •  Mentre i marcatori laser CO2 sono la soluzione più versatile tra tutte, permettendo non solo la marcatura ma anche la protezione e la decorazione dei packaging.